La città di Randazzo

Randazzo è considerato uno dei borghi medievali meglio conservati della Sicilia.

  • Tessuto storico autentico: l’impianto urbano porta con se ancora oggi le tracce della suddivisione medievale in tre quartieri, Latino (attorno a Santa Maria), Greco (San Nicola) e Lombardo (San Martino) con relative chiese, archi, vicoli e porzioni della cinta muraria ancora visibili.
  • Architettura in pietra lavica: quasi tutto il centro storico, incluse chiese, palazzi e murature, è costruito in pietra lavica nera, che gli dà il titolo affettuoso di “Città Nera” e conferisce un’estetica medievale autentica.
  • Monumenti medievali intatti: la Basilica di Santa Maria (inizio XIII secolo) oggi conserva ancora l’aspetto gotico-normanno originario; San Martino e San Nicola mantengono i loro caratteristici campanili medievali e resti normanni.
  • Strutture difensive visibili: restano tratti della cinta muraria medievale con torri e porte (Porta Aragonese, San Martino, San Giuseppe, Pugliese) e l’antico “Castello ex carcere” – oggi museo archeologico – che era un elemento difensivo e carcere nel Medioevo.
  • Ecosistema culturale-medievale: Randazzo un tempo era definita “la Siena della Sicilia” per la sua ricchezza medievale, le sue 100 chiese e la presenza di meraviglie urbane come la Via degli Archi, l’iconica statua del “Rannazzu vecchiu” e palazzi come Casa Scala – Palazzo Reale normanno – ancora in gran parte integro.

Se ami i borghi medievali, Randazzo offre un’esperienza autentica, con vicoli, chiese e mura che trasudano storia. Forse non ha il riconoscimento UNESCO che ha casa Matera o Erice, ma è un ottimo esempio di borgo vivace e ben conservato, con un forte valore storico–culturale e ambientale. Perfetto per una visita approfondita tra architettura, leggende (come la “truvatura” della Chiesa di Santa Maria) e natura – tra Etna, Nebrodi e gole dell’Alcantara.